Farm to Fork e tracciabilità alimentare

La Commissione Europea ha presentato nel maggio 2020 agli stati membri la strategia Farm to Fork, tradotta in Italia come Dal produttore al consumatore.
Questa strategia rientra nel Green Deal europeo, un percorso ben definito orientato a trasformare l’UE nel primo continente ad impatto climatico zero entro il 2050, innovando le economie e le società di tutti i 27 Stati membri ed impegnandosi a ridurre le emissioni di almeno il 55% entro il 2030 rispetto ai livelli del 1990.

Farm to Fork è il primo vero tentativo di politica agroalimentare integrata, basato sul principio che alimentazione, ambiente, salute e agricoltura sono materie strettamente connesse. Si fonda sull’assunto che “i sistemi alimentari devono urgentemente diventare sostenibili e operare entro i limiti ecologici del pianeta” e che “la sostenibilità deve ora diventare l’obiettivo chiave da raggiungere”.

L’Europa ha in definitiva l’ambizioso ma non impossibile obiettivo di raggiungere un sistema alimentare solido e resiliente, che sia in grado di assicurare ai cittadini un approvvigionamento sufficiente di alimenti a prezzi accessibili, con la garanzia di un reddito equo e di un forte sostegno ai produttori primari.
Preoccupandosi allo stesso tempo di fornire una tutela all’ecosistema già fortemente compromesso. lo vediamo tutti i giorni: siccità, inondazioni, incendi e organismi nocivi, per l’agricoltura e per le persone,

Farmo to Fork: quali obiettivi?

Sostenibilità alimentare da ogni punto di vista: produzione, lavorazione, distribuzione, consumo. Proiettati anche sui paesi terzi coinvolti. Perché la transizione dell’Europa a un sistema alimentare più equo, sano ed ecologico non deve danneggiare gli altri paesi.

Rendere quindi la produzione alimentare più sostenibile, dalla lavorazione alla vendita, riducendo emissioni, consumi energetici e sprechi, anche nel settore dell’ospitalità e in quello ristorativo. Salvaguardare la fertilità dei terreni, un capitale prezioso e spesso trascurato.
Garantire la sicurezza alimentare e contrastare le frodi lungo tutta la filiera.
Promuovere l’acquisto di cibi prodotti rispettando l’ambiente e la pratica di abitudini sane a tavola, anche grazie agli obblighi di etichettatura.

In definitiva Farm to Fork vuole costruire un sistema alimentare sostenibile capace di:

  • garantire un impatto ambientale neutro o positivo
  • contribuire a mitigare i cambiamenti climatici, adattandosi allo stesso tempo ai loro impatti
  • promuovere la biodiversità
  • garantire la sicurezza alimentare, l’apporto nutritivo del cibo e la salute pubblica
  • preservare l’accessibilità dei prodotti alimentari generando al contempo ritorni economici più equi. 

Come si raggiungono gli obiettivi di sostenibilità alimentare?

Il limite ultimo per il raggiungimento degli obiettivi di sostenibilità alimentare è il 2030.
Le azioni da intraprendere oggi per riuscirci sono:

  • ridurre i pesticidi chimici, soprattutto quelli più pericolosi
  • ridurre la perdita di nutrienti nei prodotti agricoli, garantendo che non si verifichi un deterioramento della fertilità del suolo
  • ridurre l’uso dei fertilizzanti 
  • ridurre l’uso di antimicrobici per gli animali da allevamento e per l’acquacoltura utilizzando l’innovazione tecnologica per tenere sotto controllo gli ambienti
  • destinare superfici all’agricoltura biologica 
  • consentire l’accesso a Internet veloce a banda larga in tutte le zone rurali entro il 2025.

Primo passo: tracciabilità alimentare

La tracciabilità alimentare – dice l’eurodeputato Paolo de Castro – rappresenta una condizione necessaria per raggiungere una vera reciprocità degli standard per tutti i prodotti importati nell’Unione, e scongiurare il rischio che la Strategia Farm to Fork riduca il nostro potenziale produttivo, aprendo le porte a importazioni che per nulla contribuirebbero agli obiettivi che si pone.

“Siamo riusciti ad approvare un testo finale che richiede non solo l’estensione a tutti i prodotti agroalimentari di un sistema di etichettatura di origine obbligatoria a livello europeo, ma anche di garantire la tracciabilità del cibo che arriva sulle nostre tavole”.

La tracciabilità alimentare è quindi il primo, indispensabile passo per raggiungere gli obiettivi di sostenibilità alimentari fissati per il 2030.

Subito dopo viene l’innovazione: l’agricoltura di precisione è l’unica che permette una gestione smart dell’azienda agricola, un monitoraggio costante della produzione e la raccolta di dati precisi e incontrovertibili. Dati su cui basare interventi, decisioni e previsioni di produzione.

Agricoltori, allevatori, pescatori e acquacoltori avranno un ruolo chiave nella strategia Farm to Fork: promuovendo gli investimenti per l’ambiente, la difesa e il restauro degli spazi naturali, gestendo le piccole aziende familiari che garantiscono il presidio dei territori, convertendo terreni all’agricoltura biologica e spostando risorse per la zootecnia dalla produzione intensiva a quella estensiva e di qualità, con il miglioramento del benessere animale.

Queste azioni richiedono investimenti in ricerca e innovazione, ma anche servizi di consulenza, gestione ed elaborazione dei dati. E, infine, condivisione delle conoscenze. 

Track: innovazione a servizio della sostenibilità

Il software Suite Track è la soluzione completa per tutte le aziende operanti nel settore della trasformazione e commercializzazione dei prodotti alimentari.
Carni, Alimenti, Agri e Ittico: sono le quattro divisioni di Track, progettate per adattarsi alle diverse filiere della catena di produzione e commercializzazione alimentare.
Track ti permette il controllo costante della situazione, il monitoraggio, la raccolta di dati precisi, e la condivisione di questi dati che l’Europa chiede per raggiungere uno standard europeo di sostenibilità.

Con Track potrai:

  • rendere più efficiente il sistema controllando la produzione in ogni sua fase, incrementando la produttività e abbattendo i costi
  • elevare lo standard qualitativo rafforzando la posizione della tua impresa.

E diventare così il protagonista attivo della transizione verso un sistema alimentare più sostenibile per tutti: produttori, consumatori e ambiente.
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